
A come… Amore & Adolescenza
“Oh Romeo Romeo, perché sei tu Romeo?
Rinnega tuo padre, rifiuta il suo nome o se non vuoi farlo
basta che tu giuri d’essere il mio amore ed io non sarò più una Capuleti.”
W. Shakespeare
Che c’ho una frase scritta in testa ma non l’ho mai detta
Perché la vita, senza te, non può essere perfetta
Quindi Marlena torna a casa, che il freddo qua si fa sentire
Quindi Marlena torna a casa, che non voglio più aspettare
Quindi Marlena torna a casa, che il freddo qua si fa sentire
Quindi Marlena torna a casa, che ho paura di sparire
Mȧneskin
Sembrano così diversi questi testi ma in realtà condividono lo stesso oggetto: l’amore. Entrambi parlano d’amore fra giovani, entrambi descrivono aspetti diversi di questo sentimento.
L’amore è un sentimento che appartiene ad ogni età, ad ogni età ci si innamora. Evolutivamente, cambia l’esperienza che ognuno di noi fa quando ama qualcuno. Viviamo relazioni diverse perché diversi sono i partner e diversa da ognuna è la relazione che nasce dall’incontro. Crescendo cambiamo e con noi cambiano anche le nostre relazioni. Stenberg evidenzia tre componenti che caratterizzano un amore completo e pieno:
– l’intimità, ovvero la conoscenza dell’altro e fiducia in ciò che è, ciò che fa e ciò che prova, vicinanza e preoccupazione per il suo benessere;
– la passione, desiderio sessuale o romantico di grande intensità accompagnato da una forte tendenza a cercare l’unione fisica con l’altro;
l’impegno, inteso come la volontà di mantenere il legame e il sentimento di responsabilità che si traduce nell’interesse a preservare l’affetto.
Spesso, durante l’adolescenza è complesso trovare l’equilibrio fra queste tre componenti, creando legami che convergono verso un amore fatuo o un amore-amicizia.
Dal punto di vista familiare, l’adolescenza è quel periodo in cui il giovane cerca una sempre maggiore autonomia mettendo in atto tentativi di separazione dalla sua famiglia di origine.
L’amore adolescenziale è caratterizzato dall’idealizzazione totale della persona amata: questa, infatti, assume un ruolo importante diventando un’esperienza relazionale diversa da quella che tipicamente i ragazzi vivono all’interno della loro famiglia e diversa dalle relazioni amicali, costituendosi come un’opportunità per i ragazzi di vivere la propria autonomia.
L’adolescente vive la relazione di coppia in modo totalizzante e forte è la convinzione che il legame durerà per sempre e che non esista nulla di più importante.
Dal punto di vista cerebrale, durante il periodo adolescenziale il nostro cervello impara tutti quei comportamenti che caratterizzano l’amore e la seduzione. Una ricerca effettuata alla Michigan State University ha dimostrato come nella fase dello sviluppo puberale avviene, nell’amigdala, la formazione di nuove cellule nelle quali si trova una proteina grazie alla quale possiamo recepire gli input provenienti dagli altri e dunque iniziare a sperimentare, per la prima volta, quel turbinio vorticoso di emozioni che accompagnano l’inizio di una relazione di coppia.
Tutto, quindi, sembra essere al posto giusto, non manca niente!
Ma come coronare questo forte sentimento? Tornando ai tre “ingredienti” dell’amore di Stenberg, l’elemento passionale sembrerebbe essere la diretta manifestazione dell’amore adolescenziale: comincia il desiderio dell’altro o dello stesso sesso a cui va a sommarsi l’attrazione fisica per l’altra persona. Questa esperienza sconvolgente permette di sperimentare nuove emozioni molto intense, tanto positive quando il sentimento è corrisposto e incredibilmente negative quando non c’è reciprocità. Dalla conferma di poter piacere all’altro, di poter essere amato e desiderato sessualmente dipende la legittimazione della propria identità.
Per quanto delicato, l’argomento della sessualità non deve essere un tabù. Tanti sono i rischi cui si può incorrere e quindi diventa importantissimo aiutare i ragazzi a vivere quest’aspetto della loro vita con consapevolezza e attenzione fornendo loro informazioni e indicazioni utili per il proprio benessere.
Un’altra attenzione importante da porre è relativa ai “rischi” che una relazione di coppia può portare, soprattutto in una fase già così ricca di scoperte com’è l’adolescenza.
All’interno della coppia due individui si giocano, si scoprono, portano il proprio sé all’interno della relazione. Si muovono insieme cercando di fare incastrare i pezzi, con fatica e con impegno. La fatica è maggiore se ci si trova in una fase della propria vita in cui i pezzi di sé vanno prima di tutto messi al loro posto all’interno della propria persona. Quando l’incastro non è quello giusto, le relazioni possono assumere connotati violenti e dannosi, all’interno delle quali uno dei due partner si trova in posizione up e l’altro in posizione down, uno impone e l’altro subisce. I giovani possono avere difficoltà a riconoscere questa tipologia di relazione, soprattutto se si vivono la loro prima esperienza di relazione di coppia.
Negli Stati Uniti, già nel 1999, secondo una ricerca di Wekerle & Wolfe tra il 10 e il 25% degli adolescenti subiva violenze all’interno della relazione. In Italia, invece, una ricerca condotta su un campione di oltre 700 studenti delle scuole secondarie di secondo grado, ha evidenziato come più di una ragazza su dieci abbia vissuto esperienze di violenza nella coppia prima dei 18 anni. Il 16% delle intervistate (e l’8% dei maschi) ha subito gravi e ripetute violenze psicologiche o persistenti comportamenti di dominazione e controllo; il 14% delle ragazze (e l’8% dei ragazzi) ha subito violenze o molestie sessuali; più di un adolescente su 10 (senza differenze di sesso) ha subito violenze fisiche in coppia. Inoltre, le nuove generazioni sono sempre più esposte al cyber-bullismo.
Cari giovani, una relazione sana è quella dove l’altro ci accetta per quello che siamo, quella nella quale non dobbiamo essere qualcosa di diverso da quello che siamo, quella in ci siamo felici…ma anche tristi, quella nella quale ci arrabbiamo e abbiamo paura purché condividiamo con il nostro partner il perché, quella in cui ci si accoglie, quella fatta di ascolto, attenzione e cura.